Cucinare con la Ghisa

Spesso capita di sentir parlare della cottura su ghisa, ma come si utilizza e perché? Quali sono i vantaggi? La cottura degli alimenti è davvero così diversa? (Piccolo spoiler: sì! 😋)

Capiamo meglio di che materiale si tratta e quali sono le sue caratteristiche che lo rendono così utile in cucina!

1. Che cos'è la ghisa?

La ghisa è una lega metallica costituita dalla fusione di ferro e carbonio, ad alte temperature.

È un materiale classico, utilizzato fin dall’antichità, che sta tornando alla ribalta nella cucina contemporanea grazie a migliorie tecnologiche e alla ricerca di una cucina più sana.

Bistecchiere, padelle e pentole in ghisa garantiscono un’ottima distribuzione del calore e si possono usare su ogni piano cottura, compreso l’induzione.

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2. Perché scegliere la Ghisa in cucina?

Ci sono tanti e ottimi motivi per scegliere di cucinare con le pentole di ghisa, primo fra tutti la straordinaria capacità di diffondere il calore in modo uniforme su tutta la superficie e mantenerlo costante per molto tempo.

Altro motivo per nulla trascurabile è quello del risparmiamo energetico. Le pentole in ghisa, avendo per loro natura la capacità di accumulare calore e rilasciarlo lentamente, ti consentono di usare un fornello piccolo, di spegnere il prima fuoco e completare la cottura a fuoco spento.

Un ulteriore vantaggio della ghisa è permettere la perfetta riuscita della reazione di Maillard. Di che si tratta? In poche parole: rosolature da favola, patate con una divina crosticina, frutta caramellata alla perfezione… per piatti con sapori e profumi senza pari.

3. Falsi miti: Cucinare sulla Ghisa fa male?

La ghisa è un materiale naturale: non ha controindicazioni, non è assolutamente cancerogena e non fa male. Anzi, è proprio l’opposto. Cucinare sulla ghisa nuda, come quella di GHISANATIVAè estremamente sano e salutare

Infatti, quando una pentola in ghisa non subisce trattamenti chimici per rendere le superfici antiaderenti, gli alimenti assorbono tutte le proprietà benefiche del ferro, un elemento indispensabile per il nostro organismo.

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Risultato della reazione di Maillard

Attenzione però: in commercio esistono pentole in ghisa con trattamenti antiaderenti, molto spesso di scarsa qualità. Questo sì, con il passare del tempo e nell’usura quotidiana potrebbe risultare dannoso. Ti consigliamo di investire su una pentola in Ghisa di alta qualità e leggere sempre molto bene le caratteristiche dei prodotti prima di ogni acquisto.

Cucinare con la ghisa
AMALTEA - Pentola con doppio manico - GHISANATIVA

4. Come usare correttamente pentole e padelle in Ghisa?

Essendo composte per la maggior parte di ferro, hai il vantaggio di poter usare le tue padelle in ghisa su qualsiasi fonte di calore: fiamma viva, forno, piastre elettriche, barbecue, sulle braci e fino ai più moderni piani a induzione.

È un materiale che consente cotture versatili: sia rosolature a fuoco vivo, che lenti e dolci stufati.

Puoi sperimentare davvero tutte le ricette. Puoi arrostire, caramellare, cuocere in forno e grigliare. Con le bistecchiere in ghisa otterrai quelle belle righine sulla carne e sulle verdure: uno spettacolo per gli occhi!

5. Il primo utilizzo della Ghisa: consigli pratici

Prima di lanciare in pentola gli ingredienti e dilettarti con la tua pentola in ghisa, occorre effettuare alcuni semplici passaggi

  1. lavala a mano e asciuga bene;
  2. scaldala su una fonte di calore;
  3. ungi tutta la superficie con un filo d’olio;
  4. asciuga quindi con carta assorbente da cucina.

Questo prepara la ghisa per le cotture successive, creando un leggero strato antiaderente, a mo’ di pellicola che migliorerà ad ogni utilizzo. E ora… puoi iniziare a cucinare!

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MAIA - Pentola alta con manico lungo - GHISANATIVA

Ghisanativa lo fa per te!

GHISANATIVA, per offrirvi un prodotto di eccellenza, si occupa per te del trattamento di precondizionamento. Si tratta di una tecnica utilizzata fin dal IV secolo aC per rendere più resistenti gli oggetti in ferro e preservarli dall’ossidazione. 

Viene steso un velo di olio di oliva manualmente con un pennello con setole vegetali per nutrire in profondità il materiale ferroso, dopodiché l’olio viene polimerizzato in forno alla temperatura di 400° C. Il risultato è una superficie perfettamente antiaderente senza dover ricorrere a smalti sintetici o vernici.

6. Trattare e pulire la Ghisa: lavastoviglie sì o no?

Le pentole in ghisa sono molto resistenti, una corretta manutenzione permette alle stoviglie di durare tutta la vita. Adotta alcune accortezze per preservarle al meglio. La pulizia deve avvenire preferibilmente a mano e, in caso di bruciatura degli alimenti, possiamo seguire questi passaggi:

  • rimuovi il cibo dalla padella
  • cospargi la superficie di bicarbonato di sodio e versa un bicchiere di acqua
  • porta il tutto a ebollizione e lascia raffreddare
  • lavare e asciuga bene

Durante il risciacquo ti consigliamo di usare acqua calda e pochissimo sapone, possibilmente delicato, ecologico e senza odori. Scegli una spugna delicata ed evita quelle eccessivamente abrasive.

Infine, prima di riporla, massaggia un filo d’olio su tutta la superficie per preservarla al meglio, soprattutto in previsione di lunghi periodi di inutilizzo.

Rimuovi il cibo dalla padella
Aggiungi il bicarbonato
Porta tutto a ebollizione
Lava, asciuga e un filo d'olio

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